I clienti, a volte, sono riluttanti a condividere le proprie informazioni personali, soprattutto online. Purtroppo, però, si tratta di dati molto importanti per te e per la tua azienda che permettono di conoscere meglio i tuoi clienti e di comprendere con maggior precisione a quale pubblico indirizzare le tue offerte. Come si può, quindi, ridurre...
I clienti, a volte, sono riluttanti a condividere le proprie informazioni personali, soprattutto online. Purtroppo, però, si tratta di dati molto importanti per te e per la tua azienda che permettono di conoscere meglio i tuoi clienti e di comprendere con maggior precisione a quale pubblico indirizzare le tue offerte.
Come si può, quindi, ridurre la loro riluttanza per ottenere le loro informazioni personali? Ecco i nostri tre consigli.
1. Crea un clima e un rapporto di fiducia con i tuoi clienti
Agli occhi dei consumatori, lo sviluppo degli strumenti digitali e dei big data solleva non pochi interrogativi in merito alla protezione della privacy e sull’utilizzo dei dati personali. Gli utenti online sono sempre meno inclini ad affidare i propri dati personali ad aziende terze, diventando col tempo sempre più sospettosi.
Le informazioni personali, come detto, sono però molto utili. Tali dati, inoltre, possono essere di natura molto diversa: possono essere sociodemografiche (occupazione lavorativa, formazione, reddito, situazione familiare, ecc.), psicografiche (interessi, opinioni, ecc.) o comportamentali (abitudini d’acquisto, ecc.).
Per saperne di più su queste tre principali tipologie di dati e in particolare sul loro ruolo come criteri di segmentazione della clientela, leggi il nostro articolo a riguardo.
Qualunque sia la loro natura, però, i dati personali consentono alle aziende di conoscere meglio i propri clienti e di personalizzare i propri contenuti e le proprie offerte per ottenere il massimo da ogni campagna marketing.
Per ridurre la riluttanza del pubblico ed eliminare la naturale preoccupazione dei clienti, devi stabilire un rapporto di fiducia con loro. I clienti che hanno fiducia in te, che hanno una buona immagine della tua azienda e che hanno potuto testare la serietà e la professionalità del tuo servizio clienti saranno ben disposti a comunicarti informazioni sensibili.
Il primo consiglio che possiamo darti è quello di lavorare sulla tua brand image, ma anche di puntare sulla qualità e profondità della tua relazione con il cliente.
2. Sii trasparente in merito all’uso delle informazioni personali
Pur fidandosi ciecamente di un’azienda, un cliente potrebbe comunque non voler condividere le proprie informazioni personali non sapendo l’uso che potrebbe esserne fatto.
Devi essere tu a rassicurare i tuoi clienti su come userai i loro dati.
Per questo motivo dovresti essere il più trasparente possibile mentre domandi questo genere di informazioni, spiegando ai tuoi clienti come mai tale richiesta: offerte personalizzate, miglioramento della loro esperienza d’acquisto oppure un aggiornamento del customer service.
Inoltre, devi contestualizzare proprio questi il “come” e il “cosa” con le tue domande e i tuoi questionari di soddisfazione. Per esempio, nel caso stessi inviando una survey per e-mail, ricorda di presentare subito l’obiettivo del questionario come prima informazione nel corpo o nell’introduzione della survey.
Devi sempre evidenziare che stai raccogliendo le informazioni personali per un solo motivo: migliorare i prodotti e i servizi per soddisfare al meglio il cliente. In questo modo:
- Mostrerai ai tuoi clienti che averti dato le loro informazioni personali ripagherà la fiducia che hanno riposto in te.
- Farai capire che tieni alla loro soddisfazione.
Ricordati anche di specificare che le informazioni personali non sono raccolte per motivi commerciali (ovvero scambio di dati a fini pubblicitari), ma per un uso prettamente interno (e quindi confidenziale).
Ecco altri tre consigli che vogliamo darti:
- Sottolinea agli utenti le misure di sicurezza che metti in atto per rendere sicuro lo scambio di dati.
- Indica la conformità alle normative vigenti.
- Consenti ai tuoi clienti di scegliere quali informazioni inserire e quali no.
3. Targettizza il più possibile il pubblico in base al tipo di informazioni personali richieste
Alcune piattaforme per la raccolta dati consentono di targettizzare i clienti in modo molto preciso e di personalizzare i messaggi di conseguenza. È più probabile che le survey inviate al momento giusto, alle persone giuste con messaggi personalizzati vengano recepite molto meglio rispetto ai questionari inviati in blocco all’intero database clienti.
Potresti chiedere, per esempio, a un cliente che ha appena acquistato un prodotto nella categoria “turismo” le sue destinazioni di viaggio preferite; oppure, chiedere a un cliente il suo livello d’istruzione quando acquista un prodotto relativo alla formazione personale (un libro, ecc.).
In conclusione, ricordati che avrai più successo nell’ottenere informazioni sui tuoi clienti se:
- Hai instaurato con loro un rapporto di fiducia.
- Sei trasparente in merito allo scopo dei dati personali e rassicurante sull’uso che ne farai.
- Utilizzi i giusti tool per inviare le richieste di informazioni personali al miglior pubblico possibile.
Per raccogliere più facilmente le informazioni personali dai tuoi clienti, devi scegliere la soluzione migliore per te e la tua azienda, come Feedback Management: grazie a una raccolta mirata dei dati, sarà molto più semplice la personalizzazione delle richieste e potrai aumentare notevolmente il numero delle informazioni ottenute.