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UGC: 8 User Generated Content da inserire nella tua strategia
Consumer videos Umanizzare il customer journey

UGC: 8 User Generated Content da inserire nella tua strategia

Gli UGC – User Generated Content rappresentano tutti i contenuti creati dagli utenti e condivisi sul web. Sono quindi da non confondere con i branded content, i contenuti prodotti dalle aziende. Quando un utente posta su Internet una foto o un video relativo alla tua azienda, lascia un commento, una recensione o risponde su un forum crea un contenuto e contribuisce alla visibilità del tuo brand e dei tuoi prodotti.

Quali sono i diversi tipi di UGC che possono essere usati per aumentare la fiducia dei clienti e le vendite? Ecco una rapida panoramica di tutti i contenuti generati dagli utenti che possono fare al caso tuo:

1. Gli UGC testuali: il formato tradizionale

Le recensioni clienti e le valutazioni

Le recensioni clienti e le stelline sono ormai ovunque su Internet.

I consumatori sono sempre più propensi a condividere la propria esperienza. Le opinioni sono importanti sia per la conversione all’interno degli e-commerce sia per i motori di ricerca, che ora mostrano le valutazioni a stelle direttamente nella pagina dei risultati.

2. Valutazioni e recensioni clienti

I consumatori sono sempre più propensi a condividere la propria esperienza. La maggior parte degli utenti consulta le recensioni prima di effettuare un acquisto online! Secondo un recente studio, il 95% dei consumatori legge le recensioni prima di effettuare un acquisto (fonte: Spiegel Research Center). Le opinioni sono importanti sia per la conversione all’interno degli e-commerce sia per i motori di ricerca, che ora mostrano le valutazioni a stelle direttamente nella pagina dei risultati.

3. UGC scritti in forum e blog

I forum e i blog sono piattaforme molto importanti per gli User Generated Content. Alimentati da contenuti “lunghi” e strutturati, le pagine che li compongono spiccano all’interno dei motori di ricerca e hanno un grosso impatto sulle decisioni degli utenti che si informano online prima di effettuare un acquisto. Il forum Q&A Quora vede 300 milioni di visitatori unici al mese e risponde a domande molto specifiche da parte di utenti di tutto il mondo, su qualsiasi tipo di argomento.

quora

Oggi, molti brand stanno “co-creando” la propria sezione di Domande e Risposte insieme ai clienti. In questo modo è possibile identificare le domande più importanti poste dal pubblico, migliorando l’ascolto del cliente e fornendo ottime e utili risposte alla comunità.

Le community chats o C2C chats stanno nascendo su tantissimi siti e-commerce. Si tratta di piccole finestre per le chat, che appaiono sullo schermo dell’utente, con all’altro capo un customer advisor. Alcuni brand offrono soluzioni simili a una chat tradizionale, solo che è un consumatore a trovarsi dall’altra parte dello schermo.

ugc dei clienti

4. Le foto UGC e i social media

I social network sono pieni di user generated content UGC

Instagram, Facebook, Pinterest (per nominarne qualcuno) sono fonti praticamente inesauribili di immagini caricate dagli utenti, ogni mese vengono condivisi 20 miliardi di messaggi e 17 miliardi di foto. Oggi esistono varie soluzioni che raccolgono questi contenuti e li distribuiscono sulle piattaforme aziendali (bacheche social, schede prodotto, ecc.).

Gli User Generated Content sono sempre più importanti vista la tendenza dei consumatori (e marketers) di non utilizzare più le cosiddette “stock photos”. Le immagini sono sempre più spesso la prima scelta dei brand per comunicare in modo autentico e potente.

Le foto UGC per gli e-commerce

Avrai sentito parlare di 21 buttons. Fondato nel 2015 a Barcellona, è a metà strada tra il social network e il marketplace. Il suo network permette ai consumatori, i Buttoners, di postare i loro look e guadagnare una commissione per ogni acquisto che viene effettuato tramite loro.

5. I video UGC: i più conosciuti

Con l’avvento dei social media e degli smartphone i consumatori si sono ritrovati gli strumenti per fare video, editarli e condividerli in pochi minuti direttamente nelle proprie tasche. Il risultato è che è diventato molto facile condividere la propria opinione ed esperienza con un prodotto o un servizio, utile a guidare un consumatore come noi durante l’acquisto.

6. Unboxing e video haul

Più di 18 milioni di unboxing e video haul sono stati caricati su Youtube nel 2018.

Apparsi per la prima volta nel 2006, gli unboxing consistono in video con protagonista l’apertura della scatola di un prodotto acquistato mentre si condividono le proprie impressioni. Dalle specifiche tecniche al packaging, viene controllato tutto. Lo stesso principio vale per i video haul, che vedono i vlogger presentare al pubblico i propri acquisti (cosmetici, vestiti, decorazioni, ecc.).

Questi formati, inizialmente riservati agli influencer sono diventati sempre più democratici e molti consumatori stanno iniziando a condividere le proprie esperienze d’acquisto online tramite il formato video.

7. I tutorial UGC

Si tratta dell’approccio più didattico, dove i consumatori condividono video UGC per mostrare come utilizzare un prodotto.

8. Stories, Reels, Tiktoks…

Ormai è impossibile contare il numero di formati video apparsi nel corso degli ultimi anni per soddisfare la domanda di contenuti sui social media.

@tinaugc a tribute to all my fav elf products 💕 @elfcosmetics #elfcosmetics #puttyblushreview #haloglowliquidfilter #powergripprimer #makeupreview #elfmakeupreview ♬ Low

Una cosa, però, è certa: sono i contenuti più visti e condivisi dagli utenti online. Gli UGC si evolvono e si trasformano producendo un effetto a cascata sui formati che i consumatori utilizzano per fare e montare i loro User Generated Content.

Clicca sul banner qui sotto per scoprire come il nostro cliente La Redoute utilizza i video generati dai suoi clienti per migliorare conversioni e customer experience.

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