Le partnership con i KOL, Key Opinion Leader, e gli influencer sui social media sono prassi per le strategie marketing di molti brand; tuttavia, il mercato è sempre in evoluzione. Per questo i brand devono adattare continuamente le proprie strategie. L’influencer marketing sta diventando sempre più popolare e le tipologie di influencer stanno aumentando, inclusi...
Le partnership con i KOL, Key Opinion Leader, e gli influencer sui social media sono prassi per le strategie marketing di molti brand; tuttavia, il mercato è sempre in evoluzione. Per questo i brand devono adattare continuamente le proprie strategie. L’influencer marketing sta diventando sempre più popolare e le tipologie di influencer stanno aumentando, inclusi i content creator di nicchia. Ogni categoria di influencer ha ovviamente i suoi pro e i suoi contro.
Per riconoscerli senza errori, un ottimo modo è quello di sfruttare i dati delle loro azioni sui social, oltre al controllo dei risultati delle loro campagne.
I dati: la chiave per la tua strategia influencer marketing
Identificare gli influencer di settore con Google Alerts
Per trovare i profili adatti, un buon punto di partenza è capire chi sono i punti di riferimento del settore.
Google Alerts è uno strumento ottimo che, tramite ricerche correlate, permette di scoprire chi tratta i topic più importanti della tua industry. Allo stesso tempo, però, è una buona idea fare ricerca su forum e gruppi inerenti al tuo settore. Puoi anche affinare la ricerca concentrandoti solo su determinate fonti (web, forum, media, ecc.).
Per rendere efficace la ricerca, ricorda di inserire le virgolette, altrimenti avrai risultati differenti. Per esempio, nel caso volessi trovare esattamente “moda e fashion”, le virgolette faranno capire al motore di ricerca di non cercare separatamente le keyword.
Analizzare i big data dei tassi di risposta
È importante porsi le giuste domande in base ai dati ottenuti. Farlo, permette di capire se un influencer sia veramente efficace. Guarda la crescita dei follower nel corso del tempo, così come alla relazione tra loro e l’engagement. Il content creator cresce stabilmente? Il suo pubblico ha subito cambiamenti bruschi? Il numero aumenta o diminuisce in modo sospetto? Nonostante abbia una un’ottima base di follower l’engagement sta diminuendo? Un’analisi che compara le performance nel tempo come questa permette di identificare le possibili criticità.
Per esempio, un micro influencer che non ingaggia il proprio pubblico o che ha interessi opposti al brand sarebbe una perdita di soldi e tempo. I big data permettono di trovare il miglior opinion leader con cui lavorare e targettizzare le persone giuste al momento migliore e nel modo più adatto.
Ecco 3 domande da porti:
- Chi sono i migliori KOL per promuovere i post?
- Fanno parte della business industry?
- I potenziali influencer come percepiscono il brand?
Ottimizzare i contenuti con i big data in real time
I dati e le informazioni raccolti sono utili anche per creare una strategia di content marketing rilevante, fornendo informazioni in real time su:
- Quali sono i trend topic del settore? E quali catturano l’attenzione del tuo target?
- Quali keyword cercano i tuoi clienti?
- Che tipo di contenuto ottiene i tassi di engagement e condivisione migliori?
È importante anche tenere traccia di come l’audience reagisce ai contenuti. Analizzando i commenti e il numero di condivisioni, è possibile ottenere molti insight su gusti e preferenze del pubblico.
E come queste informazioni possono aiutarti a migliorare il ROI delle tue campagne marketing? Inviandole ai potenziali influencer per creare contenuti più adatti al tuo pubblico target.
Misurare l’impatto delle campagne per concentrarsi sulle migliori azioni
I budget non sono scalabili. Per questo i brand devono analizzare l’impatto di ogni singolo euro speso. Quello che vediamo è che l’influencer marketing in quanto tale viene misurato solamente a livello di campagna. Il segreto, invece, è seguire le metriche di ogni influencer sulle campagne. Si può valutare l’impatto tramite le metriche cost-focused. Ad esempio, il costo di engagement o il costo per visualizzazione possono essere utilizzati per vedere come si sta evolvendo la campagna. Un ottimo modo per controllare i costi, ma anche per assicurarsi che ciascuna parte adempisca alla propria parte del contratto. Che si tratti di selezione dell’influencer, costruzione di relazioni, negoziazione, compensazione o misurazione della campagna, la chiave di volta del ROI dell’influencer marketing è data-driven.
Ciò consentirà ai CMO di assumere il controllo dell’influencer spending e di concentrarsi sulle relazioni più importanti per il brand.
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