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Verso un Influencer Marketing sostenibile
Aumentare la notorietà Influencer Marketing

Verso un Influencer Marketing sostenibile

L’importanza della dimensione etica segna una vera e propria evoluzione nel mercato. Guidato dagli stessi influencer, questo cambiamento di paradigma implica nuove opportunità e al contempo sfide per i brand. Siamo entrati nell’era dell’Influencer Marketing impegnato e sostenibile.

Allo stesso modo, si assiste a un’evoluzione del termine “influencer”. Si tratta innanzitutto di “creatori di contenuti” e “opinion leader. A differenza degli influencer che si sono fatti un nome grazie alla TV o al cinema, i creatori di contenuti sono riusciti a creare delle community sui social grazie alla creazione di contenuti di valore. 

I brand devono pensare a campagne di influencer marketing più coinvolgenti, autentiche e trasparenti, che difendono delle idee e dei valori forti. Questo cambia la logistica e la natura stessa del rapporto con il creatore di contenuti.  

Il successo delle campagne di influencer marketing etiche è ormai innegabile.  

I 4 pilastri dell’influencer marketing responsabile e impegnato

L’influencer marketing si sta muovendo verso una direzione eco-responsabile e una ricerca di significato. Logorata da collaborazioni dubbie, feed di notizie che sembrano cataloghi pubblicitari, immagini di vita false e l’incertezza giuridica che circonda la professione, la fiducia negli influencer “mercenari” è andata via via scemando.  

Oggi l’influencer marketing tende a dare fiducia agli opinion leader che promuovono dei valori, che sono creativi e che si inseriscono in un quadro professionale ben definito.  

Ecco perché l’influencer marketing etico deve coinvolgere tutte le parti coinvolte nelle campagne: il creatore di contenuti, il marchio e la soluzione di influencer marketing.  

1. Consumo sostenibile e rispetto dell’ambiente  

Solo pochi anni fa, i brand riempivano gli influencer di prodotti da testare. A volte anche senza chiederglielo. Venivano spediti centinaia di pacchi ogni giorno, spingendo gli influencer a consumare in modo eccessivo. In più, molte “star” dei social ricevevano prodotti che non corrispondevano alle loro esigenze, ai loro gusti o al loro ambito. Per non parlare dell’impatto ambientale di ogni spedizione frenetica, che è ben lontana dai principi della distribuzione sostenibile  

Oggi l’influencer marketing invita brand e creatori di contenuti a pagamento a costruire consapevolmente partnership locali e a costi inferiori per il pianeta. Questo implica tenere conto della frequenza delle spedizioni, del numero di chilometri percorsi dal pacco e della sua composizione.  

2. Autenticità dell’influencer e adeguatezza del profilo  

L’influencer marketing responsabile dà meno importanza al numero di follower dei creator e si concentra sui loro interessi e sulle loro competenze.  

I brand vogliono profili che corrispondano alle loro offerte e ai loro valori. Gli opinion leader vengono selezionati con cura in base alle cause che sostengono, alle loro conoscenze e alla loro capacità di giudicare un prodotto o un servizio in modo obiettivo. Tra l’altro, in questo modo viene legittimata la collaborazione e viene aumentata la credibilità dei brand

Inoltre, collegare il proprio marchio a profili di nano e micro-influencer che hanno community più piccole garantisce una maggiore autenticità. Le partnership sono spesso non retribuite (gifting), che significa che gli influencer testano i prodotti gratuitamente.

3. Trasparenza delle campagne di influencer marketing 

L’influencer marketing responsabile implica una trasparenza sul budget e una rigorosa negoziazione a monte. Il budget stanziato e i rischi della campagna devono essere scritti nero su bianco. È possibile aggiungere clausole di non concorrenza o di riservatezza. 

I creatori di contenuti si impegnano a informare la propria community dell’esistenza di una collaborazione commerciale. Può essere fatto tramite le didascalie dei post, le storie o gli hashtag. I brand, a loro volta, comunicano alla loro community i nomi degli opinion leader con cui collaborano. 

4. Collaborazione sostenibile e lealtà reciproca

Gli influencer non hanno ormai nulla a che vedere con le “star” di Internet e le celebrità televisive. Sono veri e propri creatori di contenuti, esperti di social network e dei loro strumenti. La loro forza? Una community affiatata. Sono figure in grado di difendere un marchio e un prodotto con passione, trasparenza e spigliatezza. Ecco perché è nell’interesse dei brand instaurare collaborazioni a lungo termine e mantenere un vero rapporto di fiducia con i propri opinion leader.  

Anche in questo caso, i nano e micro-influencer sono più adatti a collaborazioni responsabili. Essi consigliano solo prodotti che fanno parte del loro ambito e mantengono un rapporto stretto con la loro community, che li vede come amici. 

Da un punto di vista etico, questo approccio risponde all’esigenza di un consumo lento, di una maggiore importanza data alla dimensione umana e di una professionalizzazione dei lavori in questo ambito.  

L’opinion leader etico rimane fedele ai brand che riconoscono il suo talento. Non collabora con marchi concorrenti o diametralmente opposti in termini di valori.   

Alcune campagne di influencer marketing responsabile di successo 

È possibile coniugare business, sostenibilità e umanità: le campagne di questi marchi ne sono la prova!

Camif, e-commerce specializzato nell’arredo casa, promuove il consumo sostenibile con mobili provenienti da filiera corta e progettati per durare nel tempo. In occasione del Black Friday, l’azienda ha unito le forze con diversi opinion leader impegnati a favore dell’ambiente e del consumo lento.

Camif invita al boicottaggio con il suo #JeMeDeconnectePourLaPlanète. Per un giorno, il brand chiude il suo sito e i creator chiudono i loro account. Pubblicano solamente una foto con l’hashtag #JeMeDeconnectePourLaPlanète. Gli utenti di Internet si sono uniti al movimento: più di 70.000 partecipanti su Instagram e 30.000 visualizzazioni su YouTube.  

Un altro esempio è il marchio L’Oréal Paris. Nel 2022, ha investito ancora una volta in una campagna contro le molestie inseme a Eva Longoria. In un video, la star indossa una “giacca anti-molestie” prima di optare per una tecnica più efficace appresa nel programma Stand Up: un programma di formazione per le donne. La campagna ha, senza dubbio, suscitato un grande clamore. 

Fonte: L’Oréal Paris

Nel settore alimentare, St Michel promuove il valore della sostenibilità anche attraverso partnership con micro-influencer. Il marchio ha lanciato una sfida su Instagram e TikTok chiedendo alla community di realizzare ricette anti-spreco utilizzando le confezioni di torte St Michel rimaste aperte in fondo alla credenza.

Infine, Tape à l’œil, marchio di abbigliamento per bambini, ha lanciato una collezione eco-design basata su cotone organico e riciclato. Per promuovere la sua gamma ecologica, l’azienda ha invitato diverse creator a filmare un’attività anti-spreco con i loro figli e a organizzare un concorso per un buono da spendere sul sito web. L’account Instagram del brand ha guadagnato oltre 2.000 follower in pochi giorni raggiungendo 1,5 milioni di persone.  

Conclusione

Che approccio abbiamo noi di Skeepers nei confronti dei vari attori dell’influencer marketing? Definiamo le buone pratiche etiche e comunichiamo con i brand e la nuova generazione di influencer. Ti possiamo quindi aiutare a trovare gli influencer che saranno in grado di rappresentare il tuo marchio con autenticità, competenza e nel rispetto di un nuovo trend come quello dell’Influencer Marketing sostenibile. Con la nostra soluzione entri in contatto con creatori di contenuti accuratamente selezionati e crei legami forti con loro.  

2022-IT-SKP-IM-CTA-EBK-Il Futuro dell'Influencer Markerting 2023